- 12 Gennaio 2023
L’Italia del pallone soffre il Napoli: realtà parallele per spingere i soliti alla vittoria

481 Views, 3 views today
L’Italia soffre ( e parecchio) il Napoli capolista: media e addetti ai lavori si arrampicano sugli specchi con teorie assurde per lanciare la “vecchia guardia”.
L’Italia del pallone soffre il Napoli: realtà parallele per spingere i soliti alla vittoria.
L’attesa per Napoli-Juventus sta per finire: domani alle ore 20.45 scatterà l’ora X al “Maradona” con l’arbitro Doveri a dare il via alle ostilità.
Gara tra le prime due della classe, divise da 7 punti, ma come si dice in questi casi il match non è decisivo ma è innegabile che i 90 minuti (e passa) di Fuorigrotta diranno tanto sul prosieguo del campionato vicino al giro di boa.
A caricare di tensione e significati il big match della 18esima giornata ci hanno pensato i primi risultati del 2023 e i commenti dei media e degli addetti ai lavori tra teorie bizzarre e spiegazioni fantasiose.
Realtà parallele nell’Italia del pallone.
Una cosa è certa: dopo 17 giornate il Napoli è meritatamente primo con ben 44 punti figli di due pareggi e una sola sconfitta (quella dello scorso 4 gennaio contro l’Inter a San Siro, ndr).
Il Napoli è, come mai accaduto negli ultimi tempi, Campione d’Inverno con due gare di anticipo.
Insomma i numeri, per adesso, sono tutti tinti di azzurro ma le linee editoriali impongono altro. Ma all’ombra del Vesuvio, ahimè, siamo abituati a certe linee guida.
Fa ancor sorridere, ad esempio, l’exploit di Fabio Caressa, padrone di casa del salotto Sky, nel dopo partita Milan-Roma 2-2, pareggio che ha certificato il titolo platonico di Campione d’Inverno del Napoli: “Campione d’Inverno? E’ un titolo che non conta nulla, i trofei si vincono a giugno”.
Osservazione giusta quella del buon Fabio, a Napoli, da scaramantici per antonomasia, non guardiamo neanche l’attuale classifica ma il tono dell’affermazione lascia perplessi. E poi la domanda viene spontanea: perchè quando l’inutile titolo invernale veniva vinto da strisciate di qualsiasi tonalità si preparavano feste di piazza? Caro Fabio, meglio ricordarti con quel “Chiudi la valigia, Beppe: andiamo a Berlino!”
A proposito di Beppe. Proprio Bergomi, vecchio cuore interista, ha sminuito il Napoli di inizio d’anno definendo gli azzurri squadra in difficoltà.
E come possiamo dimenticare la “bestemmia calcistica” per l’assist di Chiesa a Danilo per il brutto 1-0 della Juve sull’Udinese di sabato scorso: “Chiesa mi ricorda Maradona”.
Capuano, Caputi e Tancredi che gridano allo scandalo per il rigore assegnato (e poi sbagliato) al Napoli domenica a Genova ma dimenticano le tante strane teorie per i falli di mano non sanzionati con il penalty agli strisciati. Il regolamento cambia da latitudine a latitudine, si sa.
Fa quasi tenerezza, poi, il tweet proprio del giornalista Capuano su “una Juve prima per i soli secondi tempi”. Prego?
E “il Corriere dello Sport” che esalta Allegri per come vince le gare negli ultimi minuti. Ricordiamo che il risultato è casuale la prestazione no…Intesi?
Quando si è “costretti” a parlare del Napoli si sottolineano ritardi di condizione, Kvara turbato dal furto dell’auto, le risposte piccate di Spalletti a domande inutili che dovrebbero denotare fantasiose difficoltà del momento azzurro.
Sembra che il Napoli stia lottando per non retrocedere!!! Insomma l’atmosfera che sta anticipando Napoli-Juve fa quasi sorridere.
Siamo curiosi, a questo punto, di capire cosa imporrà la linea editoriale se domani dal prato del “Maradona” dovesse uscire il Napoli vincitore…