• 17 Gennaio 2023

D’un bel tacere non fu mai scritto: occasione unica per ADL

D’un bel tacere non fu mai scritto: occasione unica per ADL

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Ieri Report si è soffermato sull’inchiesta plusvalenze, spunta anche un audio di ADL: ma ora è tempo di tacere.

D’un bel tacere non fu mai scritto: occasione unica per ADL.

Ieri, durante la puntata di Report, si è trattato del caso plusvalenze che vede coinvolta la Juventus e altri sei club. Da mettere in chiaro subito che, in questo filone, non rientra il Napoli nonostante, in tempi non sospetti, sia stata messa sotto la lente d’ingrandimento l’operazione Osimhen.

Dal reportage della trasmissione Rai sono venuti a galla diversi risvolti interessanti: dalla carta di Ronaldo (mai firmata e accettata dallo stesso, ndr) dalle frasi dei senatori Bonucci e Chiellini fino alle operazioni sospette dell’allora direttore sportivo bianconero Paratici.

Altra cosa interessante la posizione di Gravina. Il presidente della FIGC era a conoscenza della situazione plusvalenze: una bomba ad orologeria che sarebbe scoppiata da lì a poco.

Il numero uno della Federcalcio italiana era stato messo in allerta dal 2020 e a quel punto, nel febbraio dell’anno dopo, lo stesso chiede approfondimenti sulla questione.

La Covisoc invia in via informale le carte dell’analisi alla Procura sportiva. Intanto la Consob (l’ente nazionale che controlla le società e la Borsa, ndr) aveva già aperto altri fascicoli: quello sulla Roma e quello sulla Juventus.

Quello sui giallorossi è finito in un nulla di fatto ma da lì è partito tutto il filone Juventus.

Da dire che Report, ieri, si è limitato a raccontare dei fatti senza condannare nessuno, per questo c’è la Procura di Torino che a breve farà partire un processo. Ma è da sottolineare, la parte accusata, stia cercando un capro espiatorio. Capro individuato nella persona di Paratici (oggi al Tottenham, ndr).

Ora la parola passa alla Giustizia ordinaria (e poi quella sportiva).

E in tutto questo: cosa c’entra De Laurentiis? Sempre durante la trasmissione Rai è venuto a galla un audio proprio del patron De Laurentiis che parlava appunto di Agnelli.

Calma e sangue freddo: è il momento del silenzio.

De Laurentiis, dicevamo, parla dell’amico Agnelli. Il produttore cinematografico, in “vena di complimenti” alla Lega e ai colleghi di serie A, parlando dei diritti televisivi ha dichiarato che si è servito del presidente bianconero per intralciare la vendita dei diritti in chiaro del campionato ad un fondo.

Un’ uscita colorita, in pieno stile Aurelio, che rischierebbe un deferimento per le parole crude, come anticipato da “la Repubblica”.

Sicuramente non un’uscita congeniale, in un momento storico-sportivo per il Calcio Napoli che potrebbe avere risvolti leggendari. In certi casi il silenzio dovrebbe essere tassativo.

Non invischiamoci in certe dinamiche, che come detto in apertura, non ci interessano e noi (che possiamo) pensiamo solo al campo con una squadra che sta dando spettacolo.

Parafrasando un antico proverbio italiano: la bellezza del saper tacere al momento opportuno non è mai stata lodata a sufficienza. Che ADL e tutto l’ambiente azzurro prendano spunto da questo epiteto.

Ciò che conta è il campo e con tutto ciò che ne può scaturire (in meglio).

 

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