- 8 Febbraio 2023
Radio Fuori Campo- Paolo Bonolis: “Lautaro e Osimhen sono il top della serie A. Il Milan sembra un soufflè. La Juve…”

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Il noto conduttore televisivo Paolo Bonolis ha rilasciato ai microfoni di “Radio Fuori Campo” alcune dichiarazioni sulla serie A
Il noto conduttore televisivo Paolo Bonolis ha rilasciato ai microfoni di “Radio Fuori Campo” alcune dichiarazioni sulla serie A
Paolo Bonolis, noto tifoso dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di Radio Fuori Campo durante la trasmissione Fuori Gioco, condotta da Gianluca Vitale. Inizia il suo intervento radiofonico parlando del derby di Milano
“Quanto sono felice per il Derby? Sto particolarmente bene – ha ammesso – E’ stata una partita vinta sotto tutti gli aspetti. E’ tutto lieto, fino ad ora. Ci sono cose per le quali stiamo ancora lottando, come la Coppa Italia e la Champions. Scudetto? In campionato concorriamo per un posto in Champions League; lo stesso discorso vale per la Roma, la Lazio ed il Milan. Onestamente, il Napoli dovrebbe perdere troppe partite e le altre dovrebbero vincerle tutte senza perdere mai. Insomma, diventa complicato. Aritmeticamente è ancora possibile, ma altamente improbabile. Do un 2% di possibilità ai nerazzurri di vincere questo Scudetto, o qualcosa del genere”.
Cosa le è piaciuto e cosa meno, nel Derby? “Mi è piaciuto tutto: ho visto una squadra ben messa, carica, che aveva voglia di fare”.
Che Milan è stato? “Non ho capito cosa sia successo: s’è sgonfiato come un soufflé, da quando sono tornati dal Mondiale. Sinceramente, non comprendo proprio cosa sia accaduto ai ragazzi del Milan: è abbastanza imbarazzante…”.
Pioli ha parlato di un Milan che ha coperto bene gli spazi, più solido e propositivo nella ripresa: “Onana ha fatto una sola parata, ma più per non tornarsene negli spogliatoi e a casa con la maglia troppo pulita. Era un tiro che andava fuori… Sai, il Milan ha preso 5 gol dal Sassuolo, 4 dalla Lazio, 3 dall’Inter a Riyad, perché provava a giocare… Sono signori giocatori, bravi tecnicamente, quelli del Milan: se si mettono in 9 davanti al portiere, segnare non è facile (scherza). La squadra di Pioli ha intrapreso questa traiettoria… Sembrava una partita di coppa, di chi diceva: ‘Vabbè, teniamoci l’uno a zero e al ritorno, magari, gliene facciamo due’, perché anche nel secondo tempo non è successo niente”.
Più che di coppa, visti i trascorsi, sembrava una sfida di Supercoppa.
“Va bene: se li vuoi umiliare, fallo, però sono sempre dei ragazzi che giocano a calcio pure loro, dai (ride, ndr). Evidentemente, c’è qualcosa che si è rotto nel comune intendimento della squadra di Pioli”.
Bonolis parla poi della sua squadra del cuore, l’Inter
Tornando all’Inter, cosa pensa del caso Skriniar? “La vicenda Skriniar è una vicenda della quale possiamo parlare prendendo per buono ciò che ci viene detto. Non sappiamo come sia andato il tutto: se sia dipeso dagli agenti, se sia dipeso da qualcun altro… Se la dinamica è davvero quella che ho letto, dico che Skriniar avrebbe potuto carinamente farci sapere che sarebbe voluto andare via, così da farci fare un incasso importante prima di fine mercato. Le cose sono andate diversamente e questo è un pochettino bruttarello. Ci domandiamo: è stato lui? E’ stato l’agente? Sono stati quei subdoli del PSG? Siamo stati ‘pirla‘ noi? Questo non lo so”.
Vi consolate con Lautaro: un signor capitano. La fascia è in buone mani: “Ottimo giocatore, straordinario interprete, un guerriero: si spende, si dà da fare, realizza, incita i compagni… Si vede che ha voglia e piacere di fare quello che fa, di essere capitano e di vestire la maglia nerazzurra”.
E’ il migliore in Serie A, oggi, con Osimhen? “Dipende dai ruoli. Senza dubbio, offensivamente parlando, Osimhen interpreta il ruolo in una maniera differente. E’ molto bravo, altrettanto lo è Lautaro. Però c’è ruolo e ruolo, nel calcio. Loro sono attaccanti, ma non sono gli unici molto forti che possiamo vantare in Serie A. Ora come ora, possono essere considerati i migliori in seno al campionato italiano, ma ce ne sono tanti. Il calcio è un gioco di squadra, non di singoli. Se prendi anche il più forte al mondo ma lo metti in una squadra strampalata, non combina niente”.
Bonolis esalta il lavoro di Spalletti
Quanto è sorpreso da ciò che sta facendo Spalletti? “Va dato grande merito al gioco di squadra del Napoli. Spalletti sta facendo straordinariamente bene e ci sta riuscendo anche grazie ad una rosa notevole, molto importante, che gli permette di variare. Il Napoli ha guadagnato un margine ampio a suon di grandi prestazioni e sembra non volersi proprio fermare”.
Poi parla di Mourinho, ex Inter che ha portato il triplete a Milano
…E da ciò che non sta facendo Mourinho? “Mourinho sta facendo bene quello che deve fare. Mi domando perché abbia, come dire, stranamente abdicato alla Coppa Italia, considerando che erano già uscite squadre importanti nella sua parte di tabellone. Continuando, si sarebbe garantito una Semifinale e, probabilmente, anche una Finale da giocare in casa all’Olimpico: avrebbe fatto super incasso ed anche super tombola. Questo non l’ho capito.
A Mourinho, comunque, vanno fatti i complimenti per essere riuscito ad arrivare terzo in classifica, che è tanta roba, ed aver dato spazio a diversi giovani. Certo, se li metti dentro tutti assieme, come successo contro la Cremonese, perdi la forza della squadra, ma tra questi talenti c’è gente come Volpato, Bove… Sono ragazzini che sanno giocare a calcio. José sta facendo un grosso lavoro per la società: di risultati e di valorizzazione dei giovani”.
Poi torna sull’Inter
Che voto dà alla stagione di Inzaghi? “Un voto alto. Peccato per l’inizio. Purtroppo siamo partiti male, abbiamo lasciato per strada quei 7-8 punti che ci avrebbero permesso di restare in corsa per lo Scudetto, con ottime possibilità di contenderlo fino alla fine al Napoli. E’ stata una partenza un po’ goffa. Per molto tempo, Inzaghi non ha avuto a disposizione Lukaku, senza contare l’assenza di Brozovic dopo il Mondiale. Anche il calo di Skriniar si è fatto sentire.
C’è stata la necessità di concedere un margine di prova ad Handanovic prima di ripiegare su Onana. Purtroppo lì si son persi quei punti che ora, uniti agli altri che il Napoli ha preso, meritatissimamente, di distacco dai nerazzurri, fanno una differenza abissale. Ma la stagione è ottima: siamo secondi in classifica, siamo ancora in corsa in Champions League ed abbiamo superato il turno in Coppa Italia”.
In Semifinale ritroverete la Juventus.
“Questo è un argomento che il mondo del giornalismo dovrebbe tirare fuori, secondo me. Vi spiego. Io mi domando: se quello che ci hanno detto è corrisposto in federazione ad una squalifica di 15 punti alla Juve; se, secondo le carte, i bianconeri avrebbero falsato il campionato, allora perché possono giocare la Coppa Italia? Non l’ho capita, questa cosa: se hanno falsato la stagione da una parte, perché non lo hanno fatto anche dall’altra? La squadra è la stessa, la stagione è la stessa e la federazione è sempre la Federcalcio Italiana. Io non capisco… Non lo dice nessuno. Io non è che voglio infierire sulla Juve, ma mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perché in campionato vengono penalizzati di 15 punti – se quelle cose che dicono sono vere, sono accadute, io non lo so – e invece la Coppa Italia la possono giocare come nulla fosse.
Parliamo di una competizione che ti può far vincere un trofeo e far partecipare ad una Supercoppa… Cara FIGC, non ti seguo. E’ come se un tennista squalificato per doping agli US Open non potesse giocare il singolo ma potesse fare comunque il doppio. Cioè: non te seguo…. Non ha senso. Se sei squalificato nel medesimo torneo della medesima federazione – perché la Coppa Italia non è gestita dalla federazione slovena o croata, è sempre la FIGC – non capisco. E’ una cosa che mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse. Sicuramente ci saranno delle ragioni appropriate a tutto questo, ma io non le comprendo. Non ho letto da nessuna parte di qualcuno che si sia posto questa domanda. Mi spiegassero come funziona in punta di diritto, così mi metto in pace”.
Chiudiamo con la nota più lieta: le prestazioni di Dimarco. Si elogia spesso Theo, ma Federico non è da meno: “Assolutamente. Anzi… Dimarco sta andando alla grande. Senza dubbio, è uno dei migliori esterni di tutto il campionato. Mi piace anche come ragazzo: tanta grinta, tanto cuore, tanta qualità. E, soprattutto, meno sceneggiate, quando subisce fallo, rispetto a Theo Hernandez”.