- 1 Febbraio 2023
Mercato chiuso senza sussulti ma mai come questa volta la società ha dimostrato di crederci

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Mercato intelligente chiuso senza sussulti: il Napoli mai come quest’anno però non ha lasciato nulla al caso.
Mercato chiuso senza sussulti ma mai come questa volta la società ha dimostrato di crederci.
Ieri sera è calato (finalmente) il sipario sul calciomercato invernale. Mercato di riparazione lo chiamano, occasione in trenta giorni di sopperire a lacune o mettere una pezza agli errori fatti in estate.
Nessun club di serie A si è mosso in modo prepotente, qualcuno ha provato a fare i soliti scambi, senza soldi si prova ad inventare formule fantasiose per puntellare le proprie rose. Non siamo più la super potenza calcistica (ed economica) di un tempo: in Inghilterra, ad esempio, il Chelsea ha chiuso per Enzo Fernandez del Benfica pagando, senza batter ciglio, la clausola di 120 milioni ai lusitani.
Tornando alle cose di casa nostra, dicevamo, nessuna delle inseguitrici del Napoli ha mosso pedina: il Milan è in una situazione imbarazzante con la grana Leao e ha rischiato di perdere Giroud all’ultimo secondo per un’offerta dell’Everton, la Juve ha altro a cui pensare ma è corsa ai ripari (economici) cedendo McKennie (sempre in Inghilterra), l’Inter è rimasta ostaggio di Skriniar e la Roma ha da gestire la grana Zaniolo.
E il Napoli? L’unica squadra che, per ovvi motivi, non aveva molto da fare era proprio quella azzurra dall’alto dei suoi 53 punti (con un clamoroso +13 sulla seconda). De Laurentiis ci aveva abituati ad un mercato di gennaio quasi sempre povero soprattutto con la squadra in buone posizioni di classifica.
Ma quest’anno la musica è cambiata anche su questo aspetto: non più i Regini, i Grassi, gli Uvini e i Mascara ma operazioni intelligenti per coprire effettive “falle” di organico. Operazioni che sottolineano come il club, mai come questa volta, creda davvero al colpo grosso.
Bereszynski e Gollini.
Nella pausa per il Mondiale si era parlato tanto di un vice Lobotka con l’uscita conseguenziale di Demme. Un ammiccamento, una chiacchierata qua e là ma nulla di concreto. Demme è rimasto e si giocherà, come giusto che sia le sue chance in una stagione che è ancora lunga.
I colpi messi a segno però non sono affatto da sottovalutare: Bereszynski e Gollini vanno a colmare quelle (ipotetiche) lacune in un organico che quest’anno si sta dimostrando in tutti i suoi elementi all’altezza.
Zanoli, terzino dal grande potenziale, considerato ancora acerbo tanto da spedirlo in prestito alla Samp, sostituito proprio dal 30enne polacco, esperienza da vendere in serie A e in Nazionale pronto a fare il vice Di Lorenzo.
Gollini, invece, prende il posto di Sirigu via per problemi fisici e/o ambientali. Operazione intelligente del Napoli che porta a casa un portiere di tutto rispetto, 27 anni, a condizioni favorevolissime (prestito con opzione di riscatto a 8 milioni, ndr).
Giusto, poi, confermare i giovani Zerbin e Gaetano che nei primi mesi della stagione hanno dimostrato di poter dare una mano a Spalletti.
Un mercato a 5 stelle quello di Giuntoli senza stelle ma che dimostra la volontà degli azzurri di non lasciare nulla al caso. Come non mai.