• 13 Gennaio 2023

Benvenuti all’Inferno: la Juve a Napoli non troverà affatto un clima “rilassato”

Benvenuti all’Inferno: la Juve a Napoli non troverà affatto un clima “rilassato”

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Ieri la Juve è stata accolta da un gruppetto di tifosi bianconeri festanti ma possiamo scommettere che non troverà, stasera, un clima “rilassato”.

Benvenuti all’Inferno: la Juve a Napoli non troverà affatto un clima “rilassato”.

Il countdown è ufficialmente iniziato: tra poche ore finirà il tempo delle chiacchiere, degli sfottò, delle provocazioni e sarà solo il campo a parlare. Il prato verde del “Maradona” sarà giudice supremo della disputa che vedrà protagonisti Napoli e Juve.

Ormai una classica del nostro campionato, Napoli-Juventus, mai come quest’anno, almeno negli ultimi tempi, sarà carica di tensione e aspettative. Gli odiati bianconeri saranno odiati un po’ di più con il popolo azzurro pronto ad assaporare la vendetta che attende da quel 2018.

La Grande Bellezza cancellata dalla miopia di Orsato è ormai storia, quella storia che all’ombra del Vesuvio sono pronti a riprendersela anche se siamo ancora a neanche mezzo campionato.

Clima infuocato quindi per l’atipico anticipo di questo venerdì 13, data che farebbe rabbrividire i più scaramantici, ma che invece potrebbe essere volano per gli azzurri.

Benvenuti all’Inferno: il Maradona sarà il 12esimo uomo.

All’arrivo dei bianconeri al Britannique un gruppetto di supporter bianconeri ha incitato Allegri e Co. Davanti all’albergo però anche tanti napoletani che non hanno lesinato i soliti “complimenti” agli avversari.

Clima tutt’altro che rilassato quindi già da ieri sera e oggi il “Maradona” è pronto a fare la sua parte nel nome della Grande Bellezza 2.0, quella di Spalletti che ieri in conferenza stampa ha già fatto partire il suo personalissimo Napoli-Juve rispondendo al collega Allegri che lo ha definito “Buffo”. “Si tolga barba e cappello”, la risposta di Lucianone. Mister un appunto, ad Acciughina, ha dimenticato di fargli togliere anche il naso rosso…

Dicevamo però del tempio di Fuorigrotta: 55mila anime a caricare gli undici guerrieri vestiti d’azzurro, a superare l’ostacolo e abbattere il muro bianconero. Una partita anema e core (Spalletti docet) per rendere un pochino più reale quel sogno nel cuore.

Magnammancill, recitava uno striscione esposto dalla Curva in occasione della semifinale di Europa League contro il Dnipro: un imperativo che torna prepotente.

La passione partenopea è pronta ad ardere: benvenuti all’Inferno.

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