• 24 Aprile 2023

Come nel 2018 ma il gol di Raspadori, oggi, è una sentenza…non ribaltabile!

Come nel 2018 ma il gol di Raspadori, oggi, è una sentenza…non ribaltabile!

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Raspadori apre la festa Scudetto a Napoli: sentenza sul campionato. Come nel 2018, meglio del 2018.

Spalletti vuole attendere la matematica ma il sinistro di Raspadori proclama la sentenza Scudetto!

L’attesa sfida di ieri sera all’Allianz aveva avuto come antipasto la cocente eliminazione del Napoli dai quarti Champions e la restituzione (almeno per ora) dei 15 punti alla Juventus.

Tutti aspettavano al varco gli azzurri e tanti avevano previsto la strada verso la matematica certezza dello Scudetto ricca di buche e curve pericolose, nonostante il tricolore fosse ampiamente avviato verso il golfo di Napoli.

Ma i ragazzi di Spalletti hanno dimostrato ancora una volta di essere forti, oltre che nelle gambe, anche (e soprattutto) nella testa.

Dominio assoluto, partita che, a lunghi tratti, è sembrata uno di quegli allenamenti attacco contro difesa.

L’applicazione del regolamento e dell’uso congeniale della tecnologia hanno fatto il resto nonostante ci fosse un rosso grande come l’Allianz per Gatti che nel primo tempo si trasforma in Ivan Drago sferrando un gancio destro sul volto di Kvaratskhelia. Piccolezze che sottolineano ancor di più la grandezza dell’impresa.

Un’impresa sportiva iniziata ormai nell’ Anno Domini 2018, l’anno della Grande Bellezza e della miopia di Orsato.

Stesso giorno, stesso stadio, stesso minuto ma finale diverso.

Questo Napoli chiude il cerchio disegnato dall’altro Napoli, quello di Hamsik, Insigne, Callejon, Mertens e Sarri e le coincidenze con quella presa di Torino sono incredibili.

Quel 23 aprile di cinque anni fa, sempre nel posticipo serale, la banda di Sarri espugnava l’Allianz al 90esimo con Koulibaly che mise paura alla Juve facendo esultare lo spicchio azzurro nell’impianto bianconero. A Capodichino festa e balli, il sogno si avvicinava inesorabilmente fermandosi appena una settimana dopo con lo scandaloso Inter-Juve arbitrato da Orsato.

Il gol di Raspadori, di sinistro al volo, è dedicato anche a Marek, Lorenzo, Ciro Dries, Kalidou, Josè e a tutta quella squadra e quella gente che stava annusando l’impresa.

Il finale sarà diverso e addirittura tra sette giorni Napoli potrà far esplodere la festa anche ufficialmente dopo l’antipasto di ieri sera allo scalo aeroportuale napoletano.

Esultare in faccia a quella curva che doveva essere chiusa per razzismo, habitué da quelle parti, non ha prezzo confermando la forza di una squadra che non ha vinto ma stravinto un campionato tutt’altro che mediocre o condizionato da sentenze.

L’unica sentenza, non ribaltabile, resta quel mancino di Jack e quei cori targati 081 che si sono alzati nel cielo piovoso di Torino a ribadire una supremazia netta e senza storia alla faccia di VAR in corto circuito e invidie varie.

 

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