Si rischia la felicità infinita

 382 Views,  6 views today

Spalletti carico nella conferenza stampa di ieri e lancia il Napoli: “Si rischia la felicità infinta”

Si rischia la felicità infinita.

Tra poche ore l’arbitro Marciniak fischierà l’attesissimo derby meneghino-partenopeo, match di ritorno dei quarti di finale Champions.

Gli azzurri sono chiamati all’impresa dopo lo sfortunato e per certi versi immeritato 1-0 dell’andata appena sei giorni fa a San Siro. Una città in trepidante attesa che sarà idealmente tutta su quei gradoni del “Maradona” a spingere i ragazzi in maglia azzurra oltre l’ostacolo.

Gradoni di Fuorigrotta che rivedranno anche la parte calda del tifo come ai vecchi tempi con coreografie e bandiere monocolore.

Ieri, come di consuetudine, ha parlato Spalletti in conferenza stampa con al suo fianco Juan Jesus. Il mister è apparso sereno, rispettoso dell’avversario ma convinto della forza dei suoi che stanno portando comunque avanti una stagione stellare.

Spalletti, con il suo fare filosofico, ha caricato nel modo giusto l’ambiente senza timore. Anche Juan Jesus, chiamato questa sera a sostituire Kim squalificato, ha mostrato sicurezza e la giusta spocchia che un evento del genere richiede.

“Crediamo di poter fare di più…”, Spalletti suona la carica.

Tutto per lei, questa è ormai la frase che nelle ultime settimane riecheggia sui campi di Castel Volturno, tra i tifosi, allo stadio, nelle strade. Frase coniata e usata ad hoc da Spalletti, uno che non parla mai a caso.

Ogni impresa è per la città e la sua gente in nome di quell’amore viscerale che lega squadra e popolo.

Da ieri un’altra massima può essere aggiunta alla lista spallettiana: “Si rischia la felicità infinita”. Zero rischi emotivi, gare come queste si vivono una volta nella vita, nessuna ansia da prestazione, delusione se non si centrasse il risultato sportivo sperato ma la consapevolezza di essere stati forti impressa nella testa. L’unico rischio reale? Di entrare nella leggenda, di donare felicità infinita.

Parole e musica anche di Juan Jesus che per la rimonta ricorda quella della sua Roma ai quarti Champions del 2018 e la consapevolezza di essere belli e forti.

Assenze, poca forma, preoccupazioni dovranno lasciare spazio alla fame di vittoria e alla voglia di fare l’impresa. Qui si scrive la storia.