• 3 Aprile 2023

Scatta l’allarme rosso in una nottata nera: il Napoli perde partita e (forse) qualche certezza contro il Milan

Scatta l’allarme rosso in una nottata nera: il Napoli perde partita e (forse) qualche certezza contro il Milan

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Il Napoli esce con le ossa rotte dal big match contro il Milan: scatta l’allarme per le due gare Champions!

Allarme per i quarti Champions: il Napoli deve ritrovare umiltà e certezze. E intanto gli Ultrà terrorizzano le Curve…

Napoli-Milan 0-4, questo basta per spiegare la debacle degli azzurri nel big match della 28esima giornata di serie A.

L’antipasto Champions resta sullo stomaco al Napoli e a Napoli che (forse) aveva dato troppo per scontato un esito ben diverso della gara.

Il Napoli viene annichilito da un Milan che non sembrava il Milan dell’ultimo periodo, quello che aveva accumulato ben 20 punti di svantaggio proprio sugli azzurri primi della classe.

Ma una cosa è certa: l’enorme vantaggio sui rossoneri resta (eccome) e forse la sconfitta, seppur clamorosa e pesante, non deve preoccupare ai fini del campionato ma far riflettere sui prossimi appuntamenti europei. E poi, nota ancor più dolente, la protesta (violenta) della Curva.

Che sia frenata e non franata: cercasi unità e umiltà a Castel Volturno.

Che la gara di ieri sia un buco e non una voragine sul percorso azzurro non è dato saperlo. Che sia una semplice e fisiologica frenata o una franata, neanche. Fatto sta che la sconfitta ha del clamoroso.

Il rossoneri di ieri fanno scattare l’allarme rosso in una nottata nera sotto tutti i punti di vista. La Champions è alle porte e l’occasione per fare la storia è più unica che rara ma se questi sono i presupposti…

Serve un bagno di umiltà e ritrovare l’unità di intenti che fino a questo momento ha costellato il sublime cammino del Napoli in Italia e in Europa.

Nessun catastrofismo, s’intende, ma uno schiaffo che dovrà servire da lezione e che magari aiuti ad affrontare i rossoneri nel miglior modo possibile tra circa una settimana.

Ma la nottataccia di Fuorigrotta porta anche fatti di cronaca da tifo violento con gruppi Ultrà a darsele di santa ragione in Curva tra divieto di tifo e colpi di cinghia.

Il modello teatro voluto da ADL non trova consenso nella parte calda del tifo e i prezzi esorbitanti non hanno certo aiutato a distendere gli animi tra tifo e presidenza.

Urlare di tutto a De Laurentiis, ad un passo dal traguardo tanto sognato da una vita, è senza senso. Urge confronto, confronto serio tra le parti. Un megafono, una bandiera e tamburo non hanno mai ammazzato nessuno. La vera violenza si è manifestata ieri invece.

Ma saremmo curiosi di capire perchè poi nel settore ospiti entrano striscioni, megafoni e coreografie varie permettendo agli altri di cantarci in faccia, nella testa e nell’anima.

Ora tutte le componenti, dalla Questura alla presidenza, passando dalla tifoseria allo staff tecnico si ricompattino per non trasformare in un incubo una sfilata trionfale.

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