- 23 Gennaio 2023
Girone d’andata chiuso, confronto Spalletti-Sarri obbligatorio: la differenza non è solo nei 2 punti in più di Luciano…

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Dopo un girone di andata strepitoso il confronto tra Spalletti e il Sarri del 2018 è d’obbligo: l’analisi.
Girone d’andata chiuso, confronto Spalletti-Sarri obbligatorio: la differenza non è solo nei 2 punti in più di Luciano…
Il Napoli visto a Salerno ha confermato il piglio della grande squadra. All’Arechi, di fronte ad una Salernitana ancora scossa dall’imbarcata di Bergamo che è scesa in campo per limitare i danni, la squadra di Spalletti ha mantenuto calma e sangue freddo, senza farsi prendere dall’ isteria ma mai abbandonando la propria idea di calcio.
Il risultato è stato netto: 2-0 e 50 punti al gito di boa. 50, come mai era successo prima nella storia azzurra, neanche Sarri, con il suo Napoli stellare era arrivato a tanto fermandosi a 48 punti al giro di boa nella stagione 2017/2018.
Questo Napoli meglio di quello della Grande Bellezza sarrista.
Che questo Napoli sia meglio di quello sarrista lo dicono i numeri: +2 punti dopo 19 match. Se per quanto riguarda i gol subìti questo Napoli ne conta 14 (uno in più di quello di sarriana memoria, ndr) è il dato che riguarda i gol realizzati a far “spavento”: 47 contro 42.
Ma questo Napoli è più forte anche nell’andamento generale: Spalletti, dopo 19 giornate, vanta potenzialmente un +9,+11,+13 e +15 sulle prime 4 inseguitrici (Milan e Inter chiuderanno tra questa sera e domani il loro girone di andata, ndr). La classifica di serie A nello stesso periodo della stagione 2017/2018 racchiudeva le prime 5 della classe in “soli” 8 punti con la Juve a tallonare a -1 con lo scontro diretto vinto al “Maradona”.
Questo Napoli, per quanto visto, non ha rivali con l’aggiornamento di quella Grande Bellezza alla versione 2.0. Una squadra, questa, che gioca sì a memoria ma che trova i giusti interpreti in 17/18 elementi.
Spalletti ha dovuto rinunciare, per esempio, al capocannoniere del campionato Osimhen per quattro turni e nessuno se ne è accorto. Stesso discorso per l’assenza di Kvaratskhelia fuori per altrettanti match.
Il tecnico di Certaldo, per quanto maniacale come il suo predecessore, lascia liberi i suoi di esprimersi secondo le proprie vocazioni. Sorprendendo gli avversari anche con una camaleontica interpretazione degli schemi.
Un Napoli senza ansie, quello spallettiano, consapevole delle proprie forze. I ragazzi terribili di Spalletti, ad esempio, non perderebbero mai uno Scudetto in albergo restando più forti di VAR spenti o miopie arbitrali.
Nessun Palazzo da conquistare, nessuna Rivoluzione da meditare. Gli azzurri versione 2.0 abbatteranno il Palazzo.
Insomma, la squadra di Sarri ha scritto, pur senza vincere nulla, pagine indelebili della storia del Calcio Napoli ma questa di Spalletti è pronta, in tutto, ad entrare nella leggenda.